

Il Barbacarlo 2018 al naso gioca su note di bacche scure ,erbe aromatiche, cioccolato. Vino simbolo della zona e riferimento per l'enologia Italiana.
Siamo in Lombardia, nell'Oltrepò Pavese dove da 4 generazioni la Famiglia Maga coltiva viti. La storia del Barbacarlo è la storia di fatica dentro e fuori dalla vigna ma il vino è e resta una pietra dell'enologia Italiana incensata a più riprese anche da Veronelli. Il vino nasce sulla collina Porrei da uve Croatina, Uva Rara, Ughetta, questa collina ha preso poi nel 1884 il nome del bisnonno Carlo dato che donandola ai nipoti, decisero di chiamarla la collina dello zio Carlo, in dialetto Barba. Su un'area di 18 ha circa, solamente 8 sono adibiti a vigneto mentre gli altri 10 circa sono bosco sebbene da disciplinare la famiglia Maga possa mettere a regime tutta l'area. Per quanto attiene al vino dopo la raccolta l'uva macera circa una settimana sulle bucce, viene poi torchiata e inizia la fermentazione senza inoculo di lieviti in tini di legno dove affina per circa 12 mesi. L'imbottigliamento a volte avviene con un minimo residuo zuccherino che può portare ad una leggera rifermentazione in bottiglia. Naso profondo di bacche scure ,erbe aromatiche, cioccolato. Tannini presenti.
Ottima capacità di evoluzione.
Con piatti di cacciagione, 16°