Descrizione
Joanna Dubrawska per il suo Maninalto 2019 è rimasta in Francia, nella regione della Savoia, nella zona del Monte Granier ed è stato ottenuto da uve Jacquere per il 75% e da Loin de L’oeil per il 25% . Le uve Jacquere sono state coltivate secondo pratiche biologiche ed in fase di conversione biodinamica – certificazione Demeter dal 2020 a cura di Domaine des 13 Lunes. Le uve sono state diraspate e hanno svolto la fermentazione spontaneamente a contatto con le bucce per 1 mese. Dopo la pressatura soffice, il vino è stato messo in serbatoi di vetroresina.
Dall’altro lato, Loin de l’œil ha svolto la fermentazione in maniera spontanea a contatto con le bucce per oltre 1 mese. Dopo una pressatura soffice, il vino è rimasto in vecchie barrique di rovere per 6 mesi. Dopo questo tempo si è svolto l’assemblaggio a cui è seguito un affinamento per 3 mesi in vasca di di vetroresina prima dell’imbottigliamento. Non è stata fatta alcuna filtrazione per cui possibile trovare dei residui naturali.
Questo vino è l’ interpretazione di Joanna della Savoia, della montagna ed il riassunto del territorio e delle uve lavorate. Di conseguenza ha posto più attenzione sulla bottiglia e sulla composizione della cera usata miscelata con lo zafferano restando su un composto naturale. Il tappo è il SÜBR ed è il primo al mondo senza poliuretano e senza contaminazioni. Offre un ingresso costante e basso di ossigeno che è ideale per mantenere la freschezza e garantire in cantina un’ottimale invecchiamento.
Questa edizione non ha la sua forza nella parte aromatica ma gioca sulla freschezza e sulla bevibilità.
CONSERVAZIONE
Buonissima capacità di evoluzione nel tempo.
ABBINAMENTO
Con antipasti, pesce anche grasso o condito e con formaggi, da provare con raclette, 12°.