

Il Bourgogne Passetoutgrain 2018 del Domaine Lejeune parte con note di frutti rossi e le note erbacee aiutano ed invogliano il sorso. Ancor più del pinot nero in purezza questo vino fa della semplicità del sorso il suo centro tanto che è un vino concepito per pasto quotidiano.
Il Bourgogne Passetoutgrain 2018 del Domaine Lejeune nasce da uve Pinot nero(1/3) e gamay (2/3), l'approccio in vigna corrisponde a quello della cantina dove l'interventismo è ridotto al minimo con l'uso dei sistemici rame e zolfo ridotto al minimo uso come l'impiego di solforosa negli standard dei viticoltori biodinamici sebbene in azienda non interessi conformarsi alle certificazioni. Il segreto dei vini della cantina è quello di avere una vendemmia svolta in tempi perfetti dato che in cantina sui vini rossi l'utilizzo totale dei raspi è un must e questo dona complessità ma se non svolta perfettamente rischia di rovinare il vino. Dopo la vendemmia i grappoli interi svolgono una macerazione carbonica con la tecnica del pied di cuve dove ben oltre la metà dei grappoli è immerso nella carbonica che si sviluppa. Lentamente si pressa il resto facendo in modo che la fermentazione si completi in un paio di settimane circa. Questi passaggi aiutano il vino a sviluppare maggiori complessità. Il vino vede per un massimo del 10% di legno nuovo.
Vino da beva, aperta la bottiglia i frutti rossi e le note erbacee aiutano ed invogliano il sorso. Ancor più del pinot nero in purezza questo vino fa della semplicità del sorso il suo centro tanto che è un vino concepito per pasto quotidiano.
Il Bourgogne Passetoutgrain 2018 del Domaine Lejeune parte con note di frutti rossi e le note erbacee aiutano ed invogliano il sorso. Ancor più del pinot nero in purezza questo vino fa della semplicità del sorso il suo centro tanto che è un vino concepito per pasto quotidiano.