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Rossi di Valtellina

I vini della Valtellina sono ancora oggi poco conosciuti dal grande pubblico nonostante vengano molto considerati dagli amanti dei vini rossi ed in particolare del Nebbiolo, tanto da non temere il confronto con i più blasonati Barolo e Barbaresco.

I magnifici paesaggi alpini della regione, nonché una ricca storia e gastronomia sono tutti motivi per conoscere meglio questo regione vinicola modellata nel corso dei secoli dall'intervento dell’uomo.

Territorio ed origini dei vini della Valtellina

La Valtellina si trova nell'estremo nord della Lombardia, vicino al confine con la Svizzera. Possiede la particolarità di essere l'unica valle fluviale alpina orientata da est a ovest. Il fiume Adda, che la attraversa, sfocia infatti ad ovest nel Lago di Como. La cittadina di Sondrio è il comune principale della regione.

La Valtellina è una regione dove si produce vino da oltre 2000 anni. Molto prima dei Romani, già gli Etruschi coltivavano la vite da queste parti. Molto più tardi, Leonardo da Vinci parlerà della regione nei suoi scritti come di un'area che produce vini potenti e inebrianti. Fino all'inizio del XIX secolo, la zona era sotto l'influenza svizzera e i vini rossi prodotti qui venivano per lo più esportati verso il vicino settentrionale.

Con il tempo i viticoltori scoprirono che l'uva maturava bene anche in quota, e così iniziarono a piantare le viti sempre più in alto, sui terrazzamenti, plasmando in questo modo il paesaggio della regione che oggi possiede circa 820 ettari vitati. Qui le uve vengono coltivate tra i 230 ed i 750 m.s.l.m. con alcune vigne che si spingono in alto fino ai 900 m.s.l.m., su terrazzamenti rivolti a sud dove godono di un’eccellente esposizione per approfittare di ogni raggio di sole.

Il terreno dove le viti affondano le radici è roccioso, con un mix di depositi alluvionali nelle zone più basse. Per via del paesaggio complesso tutte le operazioni di viticoltura si svolgono a mano ed in alcuni pendii particolarmente ripidi sono state installate delle piccole teleferiche tra le vigne, per facilitare la vendemmia.

Negli ultimi anni i viticoltori della Valtellina stanno promuovendo una campagna per il riconoscimento della loro regione vinicola e della loro viticoltura eroica come patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Caratteristiche dell’uva Chiavennasca

I vini della Valtellina sono elaborati a partire dall’uva Nebbiolo, più comunemente chiamata Chiavennasca nella regione. Vitigno piemontese per eccellenza, il Nebbiolo si è adattato perfettamente a questa regione alpina. Il nome "Chiavennasca" si pensa derivi dal comune di Chiavenna, che si trova nel cuore della Valtellina.

I vini ottenuti dall’uva Chiavennasca o Nebbiolo danno spesso vini molto tannici, con livelli di acidità elevati, che richiedono tempo affinché il vino si assesti e riveli le sue caratteristiche note aromatiche di rosa, frutta secca e spezie esotiche.

La Chiavennasca è anche un vitigno che regala un vino dal caratteristico colore rosso paglierino, quasi traslucido, che ricorda un po' il Pinot Noir. I due vitigni vengono spesso confrontati tra loro. Oltre al colore, la difficoltà nell’allevare questi due vitigni, la loro longevità e la propensione a dare vita a grandissimi vini, incoraggiano il confronto.

Il Nebbiolo della Valtellina ha sviluppato un'identità distinta rispetto al cugino piemontese. I grandi vini della Valtellina sono forse meno potenti, ma hanno un lato più femminile e più delicato, con un’innata eleganza.

I vini e le Denominazioni della Valtellina

In Valtellina troviamo diverse denominazioni:

  • la IGT Terrazze Retiche di Sondrio,
  • la DOC Rosso di Valtellina,
  • la DOCG Valtellina Superiore,
  • la DOCG Sforzato di Valtellina.

I vini della denominazione Rosso di Valtellina devono essere composti da almeno l'80% di uva Chiavennasca, a cui può essere aggiunto il 20% di altri vitigni come Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Rossola, Brugnola o Pignola. Si tratta di vini che nascono da viti giovani coltivate lungo il corso del fiume Adda.

I vini della denominazione Valtellina Superiore, invece, devono contenere almeno il 90% di Chiavennasca e devono maturare per almeno 24 mesi in botte. La tipologia Valtellina Superiore Riserva richiede almeno 36 mesi di invecchiamento.

I vini di questa denominazione provengono da 5 cru ben definiti ognuno con le proprie caratteristiche distintive:

  • Grumello,
  • Inferno,
  • Maroggia,
  • Sassella,
  • Valgella.

La sottozona Maroggia è nota per i suoi ripidi terrazzamenti ed i paesaggi scenografici, mentre Valgella è l’area di produzione più vasta.

Le sottozone più importanti sono Sassella, Grumello e Inferno, note per la produzione di alcuni dei migliori vini della Valtellina. I vini rossi di Sassella sono tipicamente i più corposi e potenti, mentre i vini Grumello sono più aromatici ed eleganti. I vini Inferno, come suggerisce il nome, sono noti per la loro intensità e profondità di gusto.

Lo Sforzato di Valtellina DOCG conosciuto localmente come Sfursat è l’altro grande vino rosso della Valtellina, ottenuto da uve appassite. Il processo di appassimento è lo stesso utilizzato in Veneto per la produzione dell'Amarone della Valpolicella. Le uve, provenienti dai vigneti situati ad alta quota, trascorrono un periodo minimo di appassimento di 110 giorni.

Verso la fine di gennaio avranno perso tra il 35 e il 40% del loro peso e la concentrazione di zuccheri sarà massima. Successivamente i vini Sforzato di Valtellina vengono invecchiati per un periodo minimo di 20 mesi in botte. La loro gradazione alcolica minima prima di essere messi in commercio deve raggiungere il 14%. Si tratta di un vino rosso particolarmente raffinato, che abbina struttura ed assaggio vellutato.

Caratteristiche ed Abbinamenti dei vini della Valtellina

I vini della Valtellina si caratterizzano per il loro colore rosso rubino, con sfumature color arancione o mattone che si sviluppano con l'invecchiamento.

Al naso, offrono aromi di frutti rossi, come ciliegia, lampone e fragola, insieme a note floreali, come violetta e rosa. L'aroma del vino ha anche una caratteristica vena speziata, con sentori di cannella, noce moscata e chiodi di garofano.

Al palato, i vini rossi della Valtellina sono di medio corpo, con un'elevata acidità e tannini decisi. L'acidità del vino fornisce una sensazione fresca e vivace, mentre i tannini offrono struttura e complessità. I vini rossi della Valtellina hanno un finale lungo e persistente, lasciando un piacevole retrogusto.

Si tratta di vini versatili che possono abbinarsi bene con una varietà di piatti. Si prestano particolarmente bene all'abbinamento con cibi sostanziosi e saporiti, come arrosti e stufati di carne rossa, salumi come la bresaola, oltre a polenta e formaggi stagionati.

L'acidità e i tannini del vino lo rendono anche un ottimo accompagnamento di piatti a base di pomodoro.

Alcune Cantine da non perdere

Il mosaico di vini della Valtellina è composto da molte piccole aziende vinicole a conduzione famigliare e cooperative, con appezzamenti che in genere non superano un ettaro di estensione.

Alcuni dei produttori più interessanti sono l’Azienda Agricola Pizzo Coca, Marco Ferrari e Ar.Pe.Pe che propone il vino Rosso di Valtellina Superiore Riserva della sottozona Sassella, uno dei migliori esemplari della denominazione.

Altro vino che vale assolutamente la pena di provare è il Valtellina Superiore Riserva Grumello DOCG di Pizzo Coca.